Io penso di essere un ragazzo normale. E come tutti i ragazzi normali, la mattina, quando mi alzo, non ho molti pensieri per la testa, ma solo vari automatismi che mi aiutano a non rimanere bloccato come un vegetale fino a quando non si schiariscono le idee. E certe volte, magari a causa della digestione pesante del giorno prima, o del poco sonno, o chissà cosa, ci metto davvero tanto a riattivare le sinapsi del cervello.
Oggi per esempio ho passato i primi due minuti di veglia a cercare di aprire gli occhi. Poi ho infilato le ciabatte ed ho salutato mia sorella, senza accorgermi che stavo salutando un letto vuoto. Entro in cucina ed apro lo sportello della credenza e rimango bloccato altri due minuti. Non sapevo che fare, poi il braccio ha agito per conto mio afferrando della crostata. Mia sorella, seduta davanti al tavolo della colazione mi rimprovera perchè oramai non le do neanche il buongiorno. La fisso senza espressione: avevo già salutato, ed anche se si trattava di un letto vuoto il saluto per me era compiuto. Ed è solo in bagno, mentre sto sciacquando il viso e lavandomi poi i denti che, grazie al contatto con l'acqua fredda, si forma il primo pensiero di senso compiuto della giornata, il primo elaborato del mio cervello.
E cioè che ieri siamo riusciti a far FARE TRE ASSIST A TOTTI.
E poi ho sputato il dentifricio ovunque. Vado a studiare che è meglio.
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sabato 26 giugno 2010
"L’ Italia è fuori" a cura di Alfredo Di Lullo
Il "Foglio di Quadrazza" è fiero di presentare a tutti i lettori un articolo del grande amico, nonchè esperto di calcio, Alfredo Di Lullo, con il quale mi scuso per la scarsa visibilità che il blog in questo momento può offrire. Buona Lettura!
L’ Italia è fuori dal campionato mondiale di calcio 2010.
Pessima prestazione a conclusione di un campionato estremamente deludente.
La nazionale italiana di calcio non è più la nazionale campione del mondo in carica , ma neanche la parola uscente ,che in genere si accosta in questi casi, riesce a ridimensionare la stonatura tra la squadra vista in campo ieri e una squadra definibile campione del mondo; troppa la delusione di milioni italiani che, sotto il solito pessimismo da intenditori, credevano in una nuova cavalcata berlinese; e nel bancone degli imputati, al primo posto, non può esserci che lui...
Johannesburg 24 giugno 2010 ore 16:00
La squadra dettata dal commissario tecnico Marcello Lippi nella terza partita del girone eliminatorio, può entrare di diritto nel ristretto club delle peggiori squadre italiane mai presentate in un campionato del mondo. Un 4-3-3 improbabile e improponibile nei suoi interpreti; un centrocampo troppo schiacciato sulla difesa( se il campo fosse stato un 30 metri più largo avrebbero giocato in 7 la dietro) non ci ha permesso di servire le nostri ali veloci che avrebbero dovuto mettere in difficoltà la difesa avversaria ; la scelta di Gattuso stupisce ( vi lascio immaginare in che senso), le reiterate esclusioni di Pazzini e Quagliarella pure. Se queste sono le principali critiche al CT,di certo i giocatori non possono essere sollevati da colpe: i primi 65 minuti della partita sembravano un “ via col liscio” extended version by Gialappa’s band. Sapete quelle azioni divertenti dove i giocatori , anche quelli bravi, cadono in gaffe calcistiche come tiri strozzati o mancati del tutto e poi parte il fischiettino a mo’ di scherno: beh l’Italia era un insieme di quelle gaffe, ma senza fischietti e soprattutto senza risate del pubblico spettatore…. Eravamo troppo scarsi? Erano sbagliate le convocazioni? Il tanto osannato “gruppo” su cui tanto puntava Lippi non si è ricreato? Forse le risposte a queste domande ci diranno il perché l’Italia sia già fuori dal Mondiale. Di sicuro però le risposte sono le uniche cose per le quali Marcello Lippi non può essere biasimato : frasi come ” Mi prendo tutte le responsabilità, se la squadra è entrata con terrore nelle gambe e nel cuore vuol dire che l’allenatore non ha preparata bene la gara sul piano tattico e psicologico” e “Mi prendo tutte le responsabilità per le scelte. Non ho preparato la squadra in maniera giusta” sono parole che da tempo non si sentivano e sono dimostrazione di indubbia serietà, tipica di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio moderno. Magrissima consolazione. L’avventura sudafricana è finita. Lippi lascia. Cannavaro dice addio alla nazionale. Forse questo addio si è fatto aspettare troppo, ma Cannavaro è stato spesso un punto di forza della Nazionale; a volte riconosciuto come uno dei centrali difensivi più forti al mondo. L’Italia sudafricana di Lippi rievocherà solo brutti ricordi che , come mi suggerisce Roy Batty in Blade Runner ,andranno perduti come lacrime nella pioggia. Si volta pagina. Il 1 luglio si apre l’ era Prandelli: uno dei più stimati allenatori italiani. Ci condurrà agli Europei del 2012 e soprattutto ai prossimi mondiali brasiliani del 2014. Cambierà qualcosa? Convocherà finalmente Cassano e Balotelli? Possibile ma non certo. Continuerà a convocare giocatori solo in base alla loro squadra di provenienza? Sicuramente convocherà i più meritevoli ma state certi che tolti Cannavaro e Camoranesi che lasceranno la Juventus e forse l’Italia, dal 2011 ritroveremo Buffon, Chiellini , Marchisio e altri giocatori bianconeri così come è sempre stato ( 5 rappresentanti a Berlino, 6 nel 1982 tutti titolari).
Speriamo che Prandelli riesca di nuova a farci rivivere le emozioni del mondiale di quattro anni fa dove alcuni grandi protagonisti di allora, con quelli di adesso , hanno in comune soltanto il nome …. Erano i mondiali di Fabio “Il muro di berlino” Cannavaro , di Marco “che cosa ha detto a Zidane” Materazzi, di Francesco Totti ripetuto 15 volte dopo il rigore all’ Australia, di Gennaro “ringhio” Gattuso, di Alessandro Del Piero, di Fabio “sale” Grosso , di Gianluigi “Gigi” Buffon, di 23 giocatori, di 58 milioni di italiani, di Seven Nation Army , di Fabio Caressa , di …” …..Cannavaro!! , Cannavaro!!... via il contropiede con Totti … dentro il pallone per Gilardino ;Gilardino la può tenere anche vicino alla bandierina...cerca l uno contro uno … dentro Del Piero … Del Piero … ”
Alfredo Di Lullo
L’ Italia è fuori dal campionato mondiale di calcio 2010.
Pessima prestazione a conclusione di un campionato estremamente deludente.
La nazionale italiana di calcio non è più la nazionale campione del mondo in carica , ma neanche la parola uscente ,che in genere si accosta in questi casi, riesce a ridimensionare la stonatura tra la squadra vista in campo ieri e una squadra definibile campione del mondo; troppa la delusione di milioni italiani che, sotto il solito pessimismo da intenditori, credevano in una nuova cavalcata berlinese; e nel bancone degli imputati, al primo posto, non può esserci che lui...
Johannesburg 24 giugno 2010 ore 16:00
La squadra dettata dal commissario tecnico Marcello Lippi nella terza partita del girone eliminatorio, può entrare di diritto nel ristretto club delle peggiori squadre italiane mai presentate in un campionato del mondo. Un 4-3-3 improbabile e improponibile nei suoi interpreti; un centrocampo troppo schiacciato sulla difesa( se il campo fosse stato un 30 metri più largo avrebbero giocato in 7 la dietro) non ci ha permesso di servire le nostri ali veloci che avrebbero dovuto mettere in difficoltà la difesa avversaria ; la scelta di Gattuso stupisce ( vi lascio immaginare in che senso), le reiterate esclusioni di Pazzini e Quagliarella pure. Se queste sono le principali critiche al CT,di certo i giocatori non possono essere sollevati da colpe: i primi 65 minuti della partita sembravano un “ via col liscio” extended version by Gialappa’s band. Sapete quelle azioni divertenti dove i giocatori , anche quelli bravi, cadono in gaffe calcistiche come tiri strozzati o mancati del tutto e poi parte il fischiettino a mo’ di scherno: beh l’Italia era un insieme di quelle gaffe, ma senza fischietti e soprattutto senza risate del pubblico spettatore…. Eravamo troppo scarsi? Erano sbagliate le convocazioni? Il tanto osannato “gruppo” su cui tanto puntava Lippi non si è ricreato? Forse le risposte a queste domande ci diranno il perché l’Italia sia già fuori dal Mondiale. Di sicuro però le risposte sono le uniche cose per le quali Marcello Lippi non può essere biasimato : frasi come ” Mi prendo tutte le responsabilità, se la squadra è entrata con terrore nelle gambe e nel cuore vuol dire che l’allenatore non ha preparata bene la gara sul piano tattico e psicologico” e “Mi prendo tutte le responsabilità per le scelte. Non ho preparato la squadra in maniera giusta” sono parole che da tempo non si sentivano e sono dimostrazione di indubbia serietà, tipica di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio moderno. Magrissima consolazione. L’avventura sudafricana è finita. Lippi lascia. Cannavaro dice addio alla nazionale. Forse questo addio si è fatto aspettare troppo, ma Cannavaro è stato spesso un punto di forza della Nazionale; a volte riconosciuto come uno dei centrali difensivi più forti al mondo. L’Italia sudafricana di Lippi rievocherà solo brutti ricordi che , come mi suggerisce Roy Batty in Blade Runner ,andranno perduti come lacrime nella pioggia. Si volta pagina. Il 1 luglio si apre l’ era Prandelli: uno dei più stimati allenatori italiani. Ci condurrà agli Europei del 2012 e soprattutto ai prossimi mondiali brasiliani del 2014. Cambierà qualcosa? Convocherà finalmente Cassano e Balotelli? Possibile ma non certo. Continuerà a convocare giocatori solo in base alla loro squadra di provenienza? Sicuramente convocherà i più meritevoli ma state certi che tolti Cannavaro e Camoranesi che lasceranno la Juventus e forse l’Italia, dal 2011 ritroveremo Buffon, Chiellini , Marchisio e altri giocatori bianconeri così come è sempre stato ( 5 rappresentanti a Berlino, 6 nel 1982 tutti titolari).
Speriamo che Prandelli riesca di nuova a farci rivivere le emozioni del mondiale di quattro anni fa dove alcuni grandi protagonisti di allora, con quelli di adesso , hanno in comune soltanto il nome …. Erano i mondiali di Fabio “Il muro di berlino” Cannavaro , di Marco “che cosa ha detto a Zidane” Materazzi, di Francesco Totti ripetuto 15 volte dopo il rigore all’ Australia, di Gennaro “ringhio” Gattuso, di Alessandro Del Piero, di Fabio “sale” Grosso , di Gianluigi “Gigi” Buffon, di 23 giocatori, di 58 milioni di italiani, di Seven Nation Army , di Fabio Caressa , di …” …..Cannavaro!! , Cannavaro!!... via il contropiede con Totti … dentro il pallone per Gilardino ;Gilardino la può tenere anche vicino alla bandierina...cerca l uno contro uno … dentro Del Piero … Del Piero … ”
Alfredo Di Lullo
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